Con la pubblicazione del nuovo disciplinare dell’Aceto Balsamico di Modena IGP nel Regolamento (UE) n. 2023/512 nella Gazzetta Ufficiale dell’UE – serie L 71 del 9 marzo 2023, si conclude questo lungo processo iniziato nel dicembre del 2015 e vengono formalmente accolte le richieste di modifica al disciplinare di produzione dell’Aceto Balsamico di Modena IGP richieste del Consorzio di Tutela e del MASAF.

Grazie alla pubblicazione del decreto ministeriale sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (decreto n. 23A02314 del 13 aprile 2023, Mercoledì, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – Serie generale, n. 92 del 19 aprile 2023) e alla successiva modifica del Piano di Controllo le modifiche apportate al disciplinare potranno entrare in vigore anche dal lato operativo.

Le 3 novità del nuovo disciplinare dell’Aceto Balsamico di Modena IGP

Il lungo processo di approvazione delle modifiche richieste si è finalmente concluso e le nuove prerogative potranno a breve essere messe in pratica. Il fino ad ora vigente disciplinare del Regolamento (CE) n. 583/2009 della Commissione, del 3 luglio 2009 – L 175/7, viene ufficialmente sostituito dalla pubblicazione del nuovo decreto nella Gazzetta Ufficiale dell’UE e successivamente della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

Per coloro che si stanno chiedendo, cosa è cambiato nel nuovo disciplinare di produzione dell’Aceto Balsamico di Modena IGP abbiamo riassunto di seguito le tre principali novità apportate dal decreto:

  • Nuovi parametri per la dicitura “Aceto Balsamico di Modena IGP Invecchiato”
  • Introduzione di nuove misure pel le bottiglie dell’Aceto Balsamico di Modena IGP
  • Ampliamento del sistema di controllo della filiera

IGP invecchiato guida al consumatore Aceto Balsamico di Modena IGP

Aceto Balsamico di Modena IGP Invecchiato

La prima novità è che nel nuovo disciplinare di produzione dell’Aceto Balsamico di Modena IGP vengono definiti parametri qualitativi specifici per il prodotto Aceto Balsamico di Modena IGP “Invecchiato”.

Per poter ottenere la dicitura “Invecchiato” il prodotto dovrà avere una densità a 20°C di almeno 1,15, rispetto alla densità dell’Aceto Balsamico di Modena IGP la cui densità deve essere di almeno 1,06. L’ acidità totale minima dovrà invece essere del 5,5% per l’Invecchiato e del 6% per il normale Aceto Balsamico di Modena IGP. Il prodotto “Invecchiato” dovrà dunque avere una densità minima più alta e al contempo una minore acidità rispetto al prodotto normale.

La dicitura “invecchiato” che fino ad ora poteva essere utilizzata qualora il prodotto fosse stato invecchiato in recipienti di legno come botti o barili per un periodo non inferiore a tre anni, potrà d’ora in avanti essere affiancata sull’etichetta dall’indicazione del periodo minimo di invecchiamento (a 3 anni).

Introduzione di nuove misure pel le bottiglie dell’Aceto Balsamico di Modena IGP

La seconda grande novità apportata dal nuovo disciplinare è l’introduzione di nuove misure per le bottiglie e i contenitori in cui l’Aceto Balsamico di Modena IGP potrà essere imbottigliato. Le nuove misure in cui i produttori potranno prossimamente acquistare l’Aceto Balsamico di Modena IGP saranno recipienti da 0,100 l0,150  l0,200 l e 1,5 l.

Ampliamento del sistema di controllo della filiera

Per tenere alta la qualità Aceto Balsamico di Modena IGP cambia il processo di controllo della filiera produttiva. La gamma dei soggetti sottoposti ai controlli dell’ente di certificazione viene ampliata anche ai produttori vinicoli e vengono introdotte le analisi isotopiche per l’accurata verifica dell’autenticità delle materie prime.

Maggiore scelta, maggiore qualità e maggiori garanzie

Le nuove modifiche promettono maggiori tutele sia per i consumatori che per i produttori. Da un lato vengono ampliati i controlli nel processo produttivo dell’Aceto Balsamico di Modena IGP per poterne garantire la qualità e la provenienza delle materie prime, dall‘altro lato vengono ampliate le possibilità di scelta del consumatore che potrà prossimamente scegliere tra una gamma di bottiglie più variegata (la misura più piccola partirà ora da 100ml invece che 250ml) e di prodotti. Grazie alle nuove direttive viene infatti data più importanza alla distinzione sia a livello produttivo (invecchiamento di almeno 3 anni indicabile sull’etichetta) che a livello gustativo e sensoriale (acidità più delicata e densità più elevata) tra l’Aceto Balsamico di Modena IGP e il più pregiato Aceto Balsamico di Modena IGP Invecchiato. Tutto ciò si traduce in maggiori possibilità di scelta per il consumatore e in nuove opportunità per i produttori.

Problematicità delle nuove modifiche

Osservando con un occhio critico le nuove modifiche apportate al disciplinare di produzione dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, non possiamo fare a meno di notare che alcune delle novità elencate potrebbero nuocere all’altro prodotto protetto della tradizione modenese – l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena – e nel peggiore dei casi al consumatore stesso.

Ecco i punti del nuovo disciplinare che secondo la nostra esperienza potrebbero nuocere al settore del balsamico nel mercato italiano ma soprattutto nel mercato estero:

 

  • Maggiori possibilità di scelta implicano anche maggiori responsabilità per il consumatore:

Oltre alla gamma di misure in cui sarà prossimamente possibile acquistare l’Aceto Balsamico di Modena IGP, cresce anche la difficoltà per il consumatore nel distinguere il prodotto originale protetto dalle imitazioni. A creare un’ulteriore complessità nel processo di acquisto per il consumatore subentra anche la dicitura “Invecchiato” con la specificazione del periodo minimo di invecchiamento indicato sull’etichetta. Questi due ulteriori elementi di complessità richiedono una maggiore attenzione del consumatore e al tempo stesso lo sviluppo di nuove campagne di sensibilizzazione e di informazione, specialmente per il mercato internazionale.

 

  • Aceto Balsamico di Modena IGP Invecchiato e Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP (ABTM):

La maggiore attenzione e i nuovi criteri per la distinzione dell’Aceto Balsamico di Modena IGP Invecchiato dal prodotto normale pongono le basi per lo sviluppo sul mercato di un prodotto, che si differenzia per quanto riguarda la densità e le caratteristiche gustative dal normale Aceto Balsamico di Modena IGP. L’Aceto Balsamico di Modena IGP Invecchiato si presenta come un prodotto più qualitativo, grazie anche al processo di invecchiamento in recipienti di legno, ed è quindi più adatto ad un consumatore più esperto e alla ricerca di un prodotto più pregiato. I lettori più attenti e i consumatori più informati sul tema dell’aceto balsamico avranno già riconosciuto alcune peculiarità con l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP: il processo di invecchiamento in legno, la maggiore densità del prodotto rispetto al normale IGP e la dicitura “invecchiato” che richiama la specificazione “extravecchio” nell’ABTM.

 

  • L’introduzione della bottiglia da 100ml per l’Aceto Balsamico di Modena IGP:

Grazie al nuovo disciplinare anche l’Aceto Balsamico di Modena IGP e l’Aceto Balsamico di Modena IGP Invecchiato saranno d’ora in avanti disponibili in recipienti da 100 ml. Misura in cui fino ad ora era possibile trovare soltanto l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.

Per evitare eventuali allusioni all’iconica e inconfondibile bottiglia da 100ml dell’ABTM ideata dall’acclamato designer italiano Giorgetto Giugiaro, viene specificato nel nuovo disciplinare che:

“I recipienti di capacità pari a 0,100 l; 0,150 l; 0,200  l, non hanno corpo o forma sferica e  presentano un rapporto tra altezza totale e lunghezza del lato maggiore, ovvero del diametro in caso di forma cilindrica, superiore a 1,85.” (Fonte: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie generale, n. 92 del 19 aprile 2023 decreto n. 23A02314 del 13 aprile 2023).

Ancora una volta l’unicità della bottiglia sferica a forma di goccia di Giugiaro rimane uno dei principali segni riconoscitivi per l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.

La bottiglia di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP disegnata dal designer Giugiaro (100 ml):

Bottiglia di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP disegnata dal designer Giugiaro

Ciò che purtroppo non viene salvaguardato nel nuovo disciplinare dalla specificazione sulla forma delle nuova bottiglia da 100ml dell’Aceto Balsamico di Modena IGP è la bottiglia dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia  DOP (ABTRE). Progettata da Giovanni Cavalli – visionario successore dell’Acetaia Cavalli – l’elegante bottiglia da 100ml a forma di tulipano rovesciato, è l’unica bottiglia prevista e presente in commercio per l’ABTRE. Essendo di forma cilindrica, potrà prossimamente essere alquanto difficile per il consumatore distinguere la bottiglia dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia da quella dell’Aceto Balsamico di Modena IGP da 100ml.

La bottiglia di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP (100 ml):

La bottiglia di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP disegnata da Cavalli

Guida al consumatore: distinguere l’Aceto Balsamico di Modena IGP dall’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP 

Per affiancare il consumatore nel suo viaggio alla scoperta dell’Aceto Balsamico e soprattutto per supportarlo nell’acquisto, abbiamo preparato una guida al consumatore balsamico, che trovate qui di seguito.

Ecco i principali elementi a cui fare attenzione per un acquisto consapevole e informato:

Scopri come riconoscere l'aceto balsamico IGP dal DOP con la nostra guida al consumatore balsamico

Documento ufficiale del “Disciplinare per l’Aceto Balsamico di Modena IGP” 2023 in PDF

Qui trovate i documenti originali citati in PDF: