Aceto Balsamico dell’Acetaia Pedroni: un vero prodotto di qualità

Lo stretto legame tra la famiglia Pedroni e la passione per l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, e per la sua produzione, sono confermati dal fatto che i Pedroni hanno dato al loro balsamico il nome di membri della loro famiglia.

Giuseppe Pedroni III assieme ai due figli presso l’Acetaia della famiglia Pedroni

La storia dell’Acetaia della famiglia Pedroni inizia nel lontano 1862, quando Giuseppe Pedroni aprì un’osteria – l’Osteria di Rubbiara – che serviva piatti tradizionali della cucina modenese ai viaggiatori di passaggio. Dalle botti di marsala che arrivavano dal Sud Italia per l’osteria, vennero allestite le prime batterie di botticelle per la produzione dell’aceto balsamico necessario al fabbisogno quotidiano della famiglia e alla preparazione dei piatti dell’osteria. Nasce così l’Acetaia Pedroni.

L’Acetaia Pedroni e l’Osteria di Rubbiara, circondate dai vigneti per la produzione dell’ Aceto Balsamico, si sono tramandate negli anni di figlio in figlio senza mai perdere la loro autentica anima modenese.

Ancora oggi, nell’osteria dall’atmosfera rustica e accogliente, si possono gustare piatti tradizionali come i tortellini in brodo tipici della cucina modenese, i maccheroni al pettine, il pollo al Lambrusco preparato secondo una ricetta di famiglia, la frittata all’aceto balsamico, le tagliatelle fatte in casa o il gelato con l’Aceto Balsamico Tradizionale. L’osteria offre anche un eccellente menu di degustazione a base di Aceto Balsamico.

La famiglia Pedroni è conosciuta a Modena non solo per portare avanti tutt’oggi una delle più antiche acetaie della regione, ma anche come una delle acetaie più premiate al Palio di Spilamberto, l’unico concorso al mondo di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P.

Le batterie di botti dell’Acetaia Pedroni per la produzione dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP

Giuseppe III, che ha assunto la direzione dell’Acetaia nel 1997, ha fatto molto per far conoscere l’Aceto Balsamico Tradizionale sia in Italia che all’estero, anche grazie ad apparizioni in televisioni internazionali. Giuseppe Pedroni III anche rappresentato la regione Emilia-Romagna nel padiglione italiano dell’ Expo di Milano nel 2015.

È gratificante constatare che l’Acetaia della famiglia Pedroni non ha solo una lunga storia, ma anche un promettente futuro davanti a sé, poiché la famiglia continua a crescere ed è determinata a portare avanti la tradizione familiare, una passione che non è mai stata dimenticata: La produzione di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.

150 anni di tradizione – la storia dei Pedroni dal 1862 a oggi

Gli antenati dei Pedroni provenivano dall’Appennino modenese prima del 1850 e si stabilirono prima a Formigine e poi a Marzaglia, vicino a Modena. Intorno al 186o Giuseppe (Joseph) Pedroni, nato nell’aprile del 1815, si trasferì con la famiglia a Nonantola Rubbiara, dove lavorò inizialmente come mandriano in una fattoria.

In seguito, dopo una fortunata vincita alla lotteria, Joseph acquistò due fattorie e tre case e aprì un’osteria sul terreno di un antico monastero benedettino, servendo viaggiatori e lavoratori stagionali con la licenza di servire vino e birra. Il vino servito era principalmente Marsala, un vino fortificato proveniente dalla Sicilia, e birra tedesca. Joseph utilizzò le botti vuote di Marsala e di birra per allestire una batteria per la produzione di aceto balsamico. Le botti di marsala variavano da 10 a 15 litri e quelle di birra da 10 a 180 litri. I barili di birra erano spessi barili di rovere provenienti dalla Germania, mentre il Marsala arrivava in barili di castagno dalla Sicilia. La prima serie di botti di famiglia fu realizzata con questi tipi di barili. La produzione attiva di aceto durò dal 1862 al 1890, periodo in cui devastanti malattie infettive devastarono l’Italia, uccidendo il figlio di Giuseppe, Claudio (nato nel 1852). Giuseppe gli sopravvisse e si occupò dell’Osteria fino alla sua morte.

Cesare (nato nel 1875), figlio di Claudio e nipote di Giuseppe, rilevò la produzione di aceto del nonno Giuseppe dopo la morte di quest’ultimo all’età di 18 anni. Dopo il ritorno di Cesare dalla Prima Guerra Mondiale, l’osteria dei Pedroni si espande e ora vende anche tabacco, sale e ha un panificio annesso. Cesare si prende cura del vigneto e delle viti di Trebbiano di Spagna. Il figlio di Cesare, Giuseppe II (nato nel 1903), segue le orme del padre e si impegna nella gestione quotidiana dell’azienda come viticoltore.

La seconda guerra mondiale porta molta confusione. Il nonno di Italo, Cesare, muore nel 1944 e appena sei mesi dopo muore anche il padre di Italo, Giuseppe II. Con l’aiuto della sorella di Giuseppe, Emma, Italo, che nel 1945 aveva solo 10 anni, riuscì a mandare avanti l’acetaia dopo la seconda guerra mondiale.

Dopo il matrimonio, nel 1963, Italo si impegnò nuovamente nell’espansione dell’Acetaia e si batté per la tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale. Dal 1997, l’Acetaia Pedroni è gestita da Giuseppe III (nato nel 1973). I Pedroni offrono anche visite turistiche alla loro Acetaia e saranno lieti di darvi il benvenuto all’Osteria. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.acetaiapedroni.it (in italiano o in inglese).

Video esplicativo sulla produzione dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP: